Dolore, sventura e morte ne La selva di cipressi di Margherita Costa

Autori

DOI: https://doi.org/10.6018/ER.532541
Parole chiave: poesia secentesca, poesia encomiastica, Margherita Costa, secolo XVII, letteratura femminile, letteratura barocca italiana

Abstract

Nel corso del XVII secolo, la poesia detta lugubre costituì sia dal punto di vista tematico che espressivo un vero rinnovamento della secolare tradizione petrarchesca. A partire da questo momento, il lamento per la morte di personaggi illustri si considerò una delle tematiche fisse caratteristiche delle antologie poetiche barocche. La Selva di Cipressi di Margherita Costa è un chiaro esempio di questo stile letterario. Questa raccolta poetica mette insieme poemi encomiastici composti per la morte di personaggi illustri dell’epoca con altri componimenti di argomento bucolico. In un tono più grave, invece, Costa espone il dolore di un’Italia devastata dall’oppressione degli stati di Casa Savoia e racconta la sua sventurata vita sotto il finto nome di Elisa. Il presente contributo propone un’analisi non solo dello stile lirico che Costa impiega nella sua opera, ma prende in esame anche il contesto socio-politico e culturale che la poetessa romana voleva mostrare al pubblico del XVII secolo.

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Biografia autore

Mónica García Aguilar, Universidad de Granada

Mónica García Aguilar è docente di Lingua e Letteratura Italiana presso l’Università di Granada. La sua ricerca è incentrata su diversi aspetti della letteratura barocca italiana, come lo studio e analisi del poema epico secentesco di autori come Tommaso Stigliani o Girolamo Graziani. Altri suoi studi si occupano della la pubblicistica antispagnola nella letteratura italiana del Seicento nelle opere di Traiano Boccalini e Fulvio Testi. Ha pubblicato anche la traduzione allo spagnolo della commedia Li Buffoni di Margherita Costa in cui ha anche analizzato l’opera di questa poetessa romana.

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Pubblicato
24-04-2023
Come citare
García Aguilar, M. (2023). Dolore, sventura e morte ne La selva di cipressi di Margherita Costa. Studi Romanici, 32. https://doi.org/10.6018/ER.532541