Codice Etico e Politica Editoriale

Imafronte si basa sul lavoro svolto dal Committee on Publication Ethics (COPE), dal Directory of Open Access Journals (DOAJ), dalla Open Access Scholarly Publishers Association (OASPA) e dalla World Association of Medical Editors (WAME) per l'identificazione dei principi di trasparenza e delle migliori pratiche per le pubblicazioni accademiche, al fine di stabilire il proprio codice etico.

  1. Sito web: Il sito web della nostra rivista mira a riflettere l'attività svolta nella gestione editoriale, cercando la migliore selezione possibile dei manoscritti ricevuti e senza includere informazioni che possano fuorviare lettori e autori. Il sito include una dichiarazione di obiettivi e ambito, definisce chiaramente il pubblico a cui si rivolge e le principali aree di interesse. Nella testata del sito web sono indicati in modo chiaro e accessibile gli ISSN cartaceo ed elettronico.

  2. Nome della rivista: Imafronte è un nome unico, sufficientemente riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale e non suscita confusione con quello di un'altra rivista.

  3. Processo di revisione tra pari: Il sistema di selezione e valutazione dei manoscritti adottato è la revisione a doppio cieco. Questo sistema segue le consuete procedure delle pubblicazioni scientifiche seriali. Ogni articolo ricevuto nella sezione dottrina viene esaminato da due valutatori, garantendo l'anonimato sia degli autori che dei revisori. Questo processo è chiaramente descritto sul sito web e nella procedura di invio dei manoscritti, e in nessun momento vengono garantiti tempi brevi di revisione o pubblicazione.

  4. Proprietà e gestione: La proprietà dei diritti patrimoniali sui contenuti pubblicati appartiene al Servizio Pubblicazioni dell’Università di Murcia, come indicato nella sezione invii del sito web della rivista.

  5. Organo direttivo: Imafronte ha un comitato editoriale composto da un Comitato Editoriale, un Consiglio di Redazione e un Comitato Scientifico e Consultivo formato da esperti nazionali e internazionali riconosciuti nei temi trattati dalla pubblicazione. Si promuove un'equa distribuzione di genere negli organi direttivi, nonché la loro internazionalizzazione. Sono indicati i nomi completi e le affiliazioni degli editori della rivista, così come l’indirizzo di contatto.

  6. Diritti d’autore e licenze: La politica sui diritti d’autore è chiaramente indicata nelle linee guida per gli autori e nella politica di accesso aperto della rivista. In tutti gli articoli pubblicati viene indicato il titolare dei diritti d’autore. È inoltre chiaramente specificato che gli autori possono depositare le versioni finali accettate o copie pubblicate in archivi di terzi, secondo i Principi della Scienza Aperta.

  7. Tasse per gli autori: Imafronte è una pubblicazione ad accesso aperto "diamante" che non addebita alcun costo per l’invio o la pubblicazione dei lavori (NO-APC), né per la lettura dei suoi contenuti. Sostiene pienamente il paradigma della Scienza Aperta e ha firmato il "Manifesto sulla Scienza Aperta come bene pubblico globale: accesso aperto non commerciale", approvato al Summit di Toluca del 2023.

  8. Allegazioni di cattiva condotta nella ricerca: Il comitato editoriale adotterà misure ragionevoli per identificare ed evitare la pubblicazione di lavori in cui si sia verificata una cattiva condotta nella ricerca, compresi plagio, manipolazione delle citazioni, falsificazione o fabbricazione di dati, e uso inappropriato dell’Intelligenza Artificiale nella redazione del manoscritto. In caso di accuse di cattiva condotta relative a un articolo pubblicato, si applicheranno le linee guida COPE per valutare il caso e decidere sull’eventuale rifiuto o ritiro dell’articolo.

  9. Set di dati: In linea con la Scienza Aperta, Imafronte sostiene il deposito dei set di dati di ricerca, secondo le politiche e le iniziative che evidenziano il valore della condivisione e del riutilizzo dei dati. Ha attivato una collezione in DIGITUM, l’archivio istituzionale dell’Università di Murcia, per conservare i dati associati agli articoli pubblicati. Gli autori possono depositare anche in altri archivi generici o tematici.

  10. Calendario delle pubblicazioni: Imafronte informa chiaramente della sua periodicità annuale e adotta un modello di pubblicazione "a fascicolo aperto".

  11. Accesso: L’accesso a tutti i contenuti della rivista è libero e gratuito.

  12. Archiviazione: Tutte le riviste pubblicate dall’Università di Murcia sono archiviate in DIGITUM ai fini della conservazione digitale.

  13. Fonti di finanziamento: Imafronte non riceve alcun tipo di finanziamento economico. Il sito web della rivista è fornito dal Servizio Pubblicazioni dell’università.

  14. Pubblicità: Imafronte annuncia l’apertura e la chiusura di ogni numero attraverso le principali mailing list tematiche del settore. Dispone inoltre di profili su Facebook e Academia.edu per la diffusione degli articoli pubblicati.

Agli autori

  • I testi inviati per la pubblicazione devono essere il risultato di una ricerca originale e inedita. Devono includere i dati ottenuti e utilizzati, nonché una discussione obiettiva dei risultati. È necessario fornire informazioni sufficienti affinché qualsiasi specialista possa verificare la ricerca, confermando o confutando le interpretazioni presentate.

  • Gli autori devono attenersi alle norme editoriali per la presentazione degli originali e citare correttamente la provenienza delle idee o frasi letterali tratte da altri lavori pubblicati. In caso di materiali grafici (figure, fotografie, mappe, ecc.), è necessario indicarne la provenienza e fornire i permessi di riproduzione se richiesti. È opportuno evitare la frammentazione non necessaria della ricerca in più articoli.

  • Gli autori devono assicurare che i loro lavori siano originali, che non duplicano altri testi precedentemente pubblicati (inclusi i propri), e che i dati e le conclusioni non siano stati copiati, inventati, distorti o manipolati. Gli autori manterranno i diritti d'autore e cederanno alla rivista solo il diritto di prima pubblicazione. Il plagio, la pubblicazione multipla o ridondante e la falsificazione dei dati costituiscono gravi pratiche immorali e saranno considerate frodi scientifiche.

  • Gli autori non devono inviare articoli che siano già in valutazione presso un'altra rivista, né inviarli ad altre riviste fino a quando non ricevano una notifica di rifiuto o procedano al ritiro volontario. È ammessa la pubblicazione di un lavoro che amplia un altro già apparso come breve comunicazione, abstract o negli atti di un congresso, a condizione che il testo su cui si basa venga citato correttamente e che le modifiche costituiscano un ampliamento sostanziale. Sono accettabili anche pubblicazioni secondarie rivolte a un pubblico diverso, ad esempio se l'articolo è in un'altra lingua o se esiste una versione per specialisti e un’altra per un pubblico generale. Tali circostanze devono essere esplicitate e la pubblicazione originale debitamente citata.

  • L’autore responsabile della corrispondenza con la rivista, in caso di paternità multipla, deve garantire il riconoscimento di coloro che abbiano contribuito in modo significativo alla concezione, progettazione, esecuzione, raccolta dati, interpretazione e discussione dei risultati. In ogni caso, tutti gli altri autori condividono la responsabilità del lavoro. L’autore di contatto è l’unico responsabile della comunicazione con la rivista, deve interagire con i coautori, garantire che abbiano revisionato e approvato la versione finale e autorizzato la pubblicazione. Deve inoltre garantire che nessun autore sia stato omesso e prevenire pratiche scorrette di paternità fittizia o concessa. Altre collaborazioni vanno riconosciute in una nota di ringraziamento. Se richiesto, potrà essere descritta brevemente la partecipazione individuale di ciascun componente del gruppo di lavoro.

  • Nel testo devono essere riconosciute tutte le pubblicazioni che abbiano influenzato la ricerca. Devono essere citate le fonti originali su cui si basa l’informazione contenuta. Il cattivo uso delle fonti, volontario o meno, costituisce plagio. Non si devono includere citazioni irrilevanti o ridondanti, né eccedere in riferimenti a conoscenze scientifiche già consolidate. L’autore non deve usare informazioni ottenute privatamente (conversazioni, corrispondenza o discussioni accademiche) senza esplicita autorizzazione scritta e solo se ottenute in un contesto di consulenza scientifica.

  • Se l’autore scopre un errore significativo nel proprio lavoro, è tenuto a comunicarlo alla rivista quanto prima per modificarlo, ritirarlo o pubblicare una correzione, chiarimento o errata corrige. Se l’errore viene rilevato da un membro del comitato editoriale, l’autore è tenuto a dimostrare la correttezza del proprio lavoro.

  • Se applicabile, l’articolo deve includere una dichiarazione che indichi eventuali legami commerciali, finanziari o personali che possano influenzare i risultati e le conclusioni. Devono inoltre essere indicate tutte le fonti di finanziamento. Tali informazioni verranno pubblicate nell’articolo.

  • Gli autori e le autrici devono valutare in modo esplicito la pertinenza di includere un’analisi delle variabili sesso e/o genere nelle loro ricerche, integrandola, quando pertinente, nella progettazione dello studio, nell’impostazione metodologica, nella presentazione dei risultati, nella discussione e nell’esposizione delle limitazioni; tale analisi deve giustificare sin dalla fase iniziale la rilevanza teorica e metodologica di queste variabili, descrivere i criteri di raccolta e trattamento dei dati che ne consentano la considerazione, presentare i risultati in forma disaggregata quando opportuno ed esaminare criticamente il significato delle eventuali differenze osservate, così come le restrizioni derivanti dalla loro assenza o insufficienza; allo stesso modo, è stabilito che le conclusioni dei lavori devono tenere esplicitamente conto dell’esistenza o dell’assenza di differenze legate al sesso e/o al genere e della loro rilevanza per l’interpretazione complessiva dei risultati e per future linee di ricerca.

     


Agli editori

  • Tutti i membri del Comitato Editoriale sono responsabili dei contenuti pubblicati e quindi della loro qualità scientifica, della prevenzione delle pratiche scorrette e della gestione dei manoscritti in tempi ragionevoli. Questa responsabilità implica il rispetto rigoroso dei seguenti principi:

  • La rivista accetta contributi originali di Storia dell’Arte in tutte le discipline trattate, nonché recensioni di libri.

  • I manoscritti devono rispettare le norme editoriali chiaramente specificate e rese pubbliche.

  • Il Comitato Editoriale garantisce la pubblicazione di un fascicolo annuale e l’accesso libero e senza restrizioni a tutto il contenuto dal momento della sua pubblicazione. La pubblicazione e la lavorazione editoriale non comportano alcun costo per gli autori.

  • Opinioni e dati riportati negli articoli sono di esclusiva responsabilità degli autori. La rivista non risponde della veridicità o autenticità degli articoli.

  • Il comitato editoriale gestirà i manoscritti in modo imparziale, rispettando l’indipendenza intellettuale degli autori, i quali hanno diritto di replica in caso di valutazione negativa. Non saranno esclusi lavori con risultati negativi.

  • I membri del comitato editoriale sono tenuti alla riservatezza sui testi ricevuti fino alla loro accettazione o rifiuto. Solo allora è possibile divulgarne titolo e paternità.

  • Nessun membro del comitato potrà usare per le proprie ricerche dati, argomentazioni o interpretazioni contenute nei manoscritti inediti, salvo consenso scritto degli autori.

  • Il comitato garantirà che i lavori siano valutati da almeno due revisori anonimi esterni, che determineranno l'accettazione o il rifiuto entro un termine massimo di sei mesi. La valutazione comprenderà un questionario e un rapporto dettagliato. Se una valutazione è negativa, sarà richiesta una terza.

  • Il comitato verificherà l’originalità dei lavori e affiderà ai revisori l’individuazione di plagi, pubblicazioni ridondanti e dati falsificati.

  • Sarà riconosciuto il contributo dei revisori. Le attività di revisione saranno promosse come parte integrante della scienza. Chi fornisce valutazioni di bassa qualità, scorrette o fuori tempo sarà escluso.

  • La decisione finale spetta alla Direzione e alla Direzione Aggiunta, che si basano sui rapporti del comitato. I lavori potranno essere rifiutati senza revisione se chiaramente inadeguati per forma, contenuto o sospetti di frode. Gli autori saranno informati.

  • Il comitato si riserva il diritto di ritirare articoli già pubblicati se si dimostrano inaffidabili per errori o frodi scientifiche: falsificazione, plagio, pubblicazione duplicata, omissioni o uso di contenuti senza autorizzazione. Se l’errore è parziale, sarà pubblicata una nota editoriale. I conflitti di duplicazione saranno risolti in base alla data di ricezione. Gli autori dovranno fornire spiegazioni. In caso di ritiro, saranno avvisati anche i responsabili dell’istituzione di appartenenza. I testi ritirati saranno conservati con chiara indicazione della loro natura.

  • Il Direttore della rivista garantisce l’applicazione del regolamento interno e promuove e rappresenta la rivista in vari contesti; recluta collaboratori esperti; valuta in prima istanza i manoscritti; scrive editoriali e coordina il comitato.

  • I conflitti di interesse sorgono quando l’autore è membro del comitato o ha relazioni personali o professionali con esso, o legami con la ricerca in corso. Chi è coinvolto deve astenersi dalla gestione dell’articolo.


Ai revisori

I revisori svolgono un ruolo essenziale nella garanzia della qualità della pubblicazione. Supportano gli organi della rivista nelle decisioni editoriali e aiutano gli autori a migliorare i propri articoli.

  • I revisori devono considerare i manoscritti come documenti riservati, durante e dopo il processo di revisione. Non devono divulgare o utilizzare informazioni, dettagli, argomentazioni o interpretazioni contenute nel testo per proprio vantaggio o per danneggiare terzi. Solo in casi eccezionali possono consultare altri esperti, previa informazione alla Direzione.

  • I revisori devono valutare obiettivamente la qualità complessiva del lavoro: dati, interpretazioni, presentazione e redazione. Le critiche devono essere concrete, costruttive e ben argomentate, evitando ostilità e rispettando l’indipendenza dell’autore. Devono segnalare eventuali similitudini sostanziali con altri lavori, o testi plagiati, falsificati o manipolati.

  • Devono adempiere ai compiti con tempestività e comunicare eventuali impedimenti. Se non in grado di fornire un giudizio adeguato nei tempi stabiliti, devono informare la Direzione.

  • I revisori devono verificare che la bibliografia pertinente sia citata, suggerendo l’eliminazione di riferimenti superflui o l’inclusione di fonti rilevanti.

  • Devono rifiutare l’incarico in caso di relazioni personali o professionali con l’autore o se esiste un conflitto di interesse con la propria attività di ricerca. In caso di dubbio, devono rinunciare all’incarico, indicando i motivi.

  • I revisori devono verificare con rigore che i manoscritti sottoposti a valutazione includano un trattamento adeguato e metodologicamente solido delle variabili sesso e/o genere. Tale compito di valutazione implica, in primo luogo, controllare se lo studio presenti un’analisi disaggregata per sesso e/o genere quando la natura dei dati lo richiede o quando la loro considerazione risulta rilevante per la comprensione dei fenomeni indagati. Allo stesso modo, occorre esaminare se le autrici e gli autori abbiano affrontato esplicitamente la pertinenza di tali variabili nelle diverse fasi del lavoro scientifico, affinché la loro corretta considerazione sia riflessa nel rapporto di valutazione, indicando sia i punti di forza sia le lacune riscontrate, con l’obiettivo di contribuire alla qualità, esaustività e responsabilità scientifica del manoscritto.

Politica editoriale sull’uguaglianza di genere e sul linguaggio inclusivo e non sessista

Uguaglianza di genere

La rivista Imafronte intende applicare una politica di parità di genere attuando le seguenti misure:

  1. Superare il 40% di presenza femminile nel Comitato Editoriale e nei processi di valutazione esterna.

  2. Includere il nome completo degli autori e delle autrici nei lavori pubblicati.

  3. Raccomandare l’uso di un linguaggio inclusivo negli articoli presentati alla rivista, in conformità con la Real Academia Española.

  4. Assumere un impegno concreto per un linguaggio inclusivo e neutro nella rivista.

  5. Esprimere il desiderio esplicito di migliorare questo aspetto fino a raggiungere la parità ed eliminare il tetto di cristallo che limita la partecipazione femminile nelle diverse fasi del processo di produzione e diffusione della conoscenza.

 

Linguaggio inclusivo e non sessista

Imafronte raccomanda alle autrici e agli autori degli articoli l’uso di un linguaggio inclusivo e non sessista, in linea con la promozione della parità di genere nella scienza sostenuta dall’agenda dello Spazio Europeo della Ricerca (ERA) per il periodo 2022–2024, in particolare con l’azione n. 5: “Promuovere la parità di genere e favorire l’inclusione”.

Comprendiamo che non tutti i testi offrono la stessa facilità nell’adattare determinate formule linguistiche alle esigenze di un linguaggio inclusivo. Siamo inoltre consapevoli che la promozione della parità di genere va oltre gli aspetti puramente morfologici della lingua. Tuttavia, condividiamo quanto affermato nella Guida per un linguaggio non sessista (UAM, 2019), secondo la quale la lingua dispone di risorse e meccanismi sufficienti per esprimere ciò che si desidera comunicare, per cui “chi produce il messaggio può scegliere tra diverse forme per esprimersi in modo inclusivo e non sessista, facendo della lingua uno strumento di cambiamento” (p. 9).

Per ulteriori informazioni, si consiglia la lettura delle linee guida sull’uso del linguaggio inclusivo dell’American Psychological Association (APA):
https://apastyle.apa.org/style-grammar-guidelines/bias-free-language

Imafronte ritiene che un piccolo sforzo nella scrittura possa rappresentare un passo importante verso una società più equa. La comunicazione scientifica non dovrebbe rimanere ai margini dei processi di trasformazione sociale che la rendono possibile.